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L'Angelo Addormentato - Un racconto di Nalinka
E' da troppo tempo che questa cosa mi divora. 
E' un pensiero costante, un timbro nero davanti agli occhi, dietro al quale non 
riesco più a vederti. 
Stavo per dirti tutto venerdì sera, quando sono tornata a casa. 
Lo volevo veramente, ma per l'ennesima volta non ne ho avuto il coraggio.
La mia volontà di non nasconderti più niente si è infranta contro il tuo sorriso 
tenero. E nel tuo sguardo ho visto l'amore di sempre, come se io fossi ancora 
quella di prima.
Se solo tu immaginassi.
Se solo la mia paura di perderti non mi rendesse così brava ad ingannarti.
Io sono cambiata, niente è più come prima.
Tutto è nato da una fantasia innocua, quasi impercettibile. Si è nascosta in un 
angolo della mia mente, e giorno dopo giorno ha scavato un solco enorme tra 
l'immagine che hai di me e la ragazza che sono veramente.
Tutto è nato da uno sguardo, a cui mi sarei sottratta se solo non mi avesse presa 
di sorpresa.
Sapevo che avrei dovuto evitarlo. Sapevo che mi avrebbe letto dentro.
Due secondi sono un'eternità. E quando ho abbassato gli occhi era già troppo tardi.
Da allora non ho mai smesso di pensare a lui, di immaginarlo dentro di me.
Fino al giorno in cui non ho più avuto la forza di pensare che fosse sbagliato.
Eri l'unica persona a cui ho sempre detto tutto. Ora sei il solo a non sapere nulla.
Questo sabato insieme mi ha strappato il cuore. Avrei voluto che tu mi trattassi 
male, anche senza averne motivo. Avrei voluto vederti meno perfetto, o addirittura 
scoprire che mi ami meno di quanto tu dica.
Ma tu sei tu. E non mi deludi mai.
Per questo è difficile lasciarti.
Per questo lasciandoti perderò te e me stessa.
Mi sento morire quando penso che tra noi c'è meno verità di quanto tu creda.
La verità è la cosa più importante, me l'hai sempre detto. 
Ma la verità di domattina ormai per me non conta nulla. Perché cancellerà la verità 
di questa notte, in cui la donna che faceva l'amore con te non era quella da domani 
cercherai di odiare.
Vorrei rimandare ancora, ma già lo so: il momento giusto era tanto tempo fa, e non 
potrà tornare.
Ti guardo mentre dormi.
Il tuo viso è ancora più bello ora che stringo la tua mano un po' più forte, nel 
tentativo di trattenere i miei singhiozzi.
Quando aprirai gli occhi ti accorgerai che non ho dormito.
Ti conosco bene. Non sei tipo da fare domande inutili.
Capirai subito, e sarà un macchia indelebile sulla tela d'amore che hai dipinto per 
me da quando stiamo insieme. 
Ho paura dell'alba. Sarà una domenica che non potremo mai dimenticare.
Vorrei che il tempo si fermasse. Vorrei restare così per sempre, con la tua mano 
nella mia, e guardare il viso del mio angelo che dorme.
Ma la mia ora sta per arrivare, inevitabile come il sole che sorge.
Dormi ancora un pochino, amore mio.
Lasciami il tempo di ripetermi ancora una volta che devo lasciarti, il tempo di 
convincermi che è troppo tardi per ricominciare.
Ancora cinque minuti, ti prego. Lasciami il tempo di guardare per l'ultima volta il 
tuo bel viso, ed accarezzare i capelli del mio angelo addormentato.
Staccati da quell'angelo se puoi, amore mio.
Perché al levare del sole su di lui calerà la notte. E con le ali spezzate 
precipiterà nel buio del mio inferno. 
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