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"[...] estremamente feroci, attaccano gli esseri umani alla minima opportunità." (tratto dai manuali di immersione della US Navy, 1973)

In Kayak tra le Orche

Oceano Pacifico, tra la costa occidentale del Canada e la Vancouver Island. Un labirinto di fiordi e isole, che dalla tarda primavera fino ad autunno inoltrato si popola dell'epica migrazione dei salmoni. Ma prima di risalire i fiumi, nel loro viaggio c'è un passaggio tanto forzato quanto pericoloso. Sono le acque di Johnstone Strait, dove la Principessa Dei Mari li attende...

Il Kayak è il mezzo più ecologico per entrare nell'habitat delle orche, e la distanza degli incontri ravvicinati è decisa esclusivamente dalle orche stesse.
Il Kayak è il mezzo più ecologico per entrare nell'habitat delle orche, e la distanza degli incontri ravvicinati è decisa esclusivamente dalle orche stesse.

IL VIAGGIO A JOHNSTONE STRAIT
Quattro giorni lontani da qualsiasi forma di civiltà. Il nostro campo base è su un promontorio a picco sul mare, e tra le rocce e l'acqua ci sono solo sei metri. Ci si arriva solo in barca o con l'idrovolante, e il tutto è perfettamente organizzato da Spirit Of The West .
La tenda dei Nalinkiani a Johnstone Strait (BC, Canada)
La tenda dei Nalinkiani a Johnstone Strait (BC, Canada)

Questo è il Regno delle Orche che gli studiosi definiscono "Residenti". Caratterizzate da una dieta strettamente a base di pesce, da Maggio ad Ottobre frequentano le acque di Johnstone Strait per nutrirsi di salmoni.
VICTORIA E LA WEST COAST
Il nostro viaggio non si limita a Johnstone Stait. Continuiamo verso sud, nelle acque al largo di Victoria, per vedere da vicino anche le giocose "Southern Residents", cioé le orche "residenti" del sud. Assistiti da una fortuna insperata, la nostra esperienza con le orche si arricchisce inoltre dell'incontro con il tipo di orche più elusivo, le TRANSIENTI. Molto più schive e silenziose delle cugine pescatrici, le "transienti" (o nomadi) si nutrono esclusivamente di mammiferi marini. La loro dieta comprende foche, leoni marini, delfini, focene e addirittura le grandi balene, ma non per questo sono meno miti nei confronti degli esseri umani.
RESIDENTI E TRANSIENTI
Orche "transienti" e "residenti" condividono le stesse acque ignorandosi reciprocamente. Studi eseguiti sul DNA di entrambi i tipi hanno dimostrato che i due gruppi sono geneticamente isolati da ormai migliaia di anni, e che sono destinate a divenire in futuro due specie diverse.
La pinna dorsale di un maschio di orca può misurare fino a 180 cm in altezza, e la sua forma triangolare dritta  rende semplice il riconoscimento del sesso di questi cetacei in età adulta
La pinna dorsale di un maschio di orca può misurare fino a 180 cm in altezza, e la sua forma triangolare dritta rende semplice il riconoscimento del sesso di questi cetacei in età adulta

Le Orche residenti hanno una struttura sociale stabile, di tipo matriarcale. Un piccolo, dopo lo svezzamento, continuerà a vivere nel gruppo di sua madre per tutta la vita.
La pinna dorsale delle femmine e dei cuccioli di Orca ha una forma più arcuata di quella dei maschi, ed è notevolmente più piccola. Per questo motivo è molto difficile attribuire il sesso di un'orca nei suoi primi anni di vita.
La pinna dorsale delle femmine e dei cuccioli di Orca ha una forma più arcuata di quella dei maschi, ed è notevolmente più piccola. Per questo motivo è molto difficile attribuire il sesso di un'orca nei suoi primi anni di vita.

Anche i figli dei figli della "matriarca" faranno parte dello stesso gruppo, e così tutte le successive generazioni. Le linee matriarcali (in inglese "matrilines") conservano addirittura la loro stabilità anche dopo la morte della matriarca stessa. Per le orche transienti le cose funzionano in modo completamente diverso. I gruppi sono instabili, e le associazioni tra individui nascono spesso da pure esigenze di caccia, come ad esempio il raggiungimento di un numero sufficiente di individui per uccidere una grossa preda.
Anche i cuccioli di Orche Transienti (nella foto) nuotano costantemente al fianco della propria mamma. Ma è possibile che si dividano da lei una volta raggiunta l'età adulta.
Anche i cuccioli di Orche Transienti (nella foto) nuotano costantemente al fianco della propria mamma. Ma è possibile che si dividano da lei una volta raggiunta l'età adulta.

ORCHE RESIDENTI: "MATRILINE" E "POD"
Alcune linee matriarcali di orche residenti tendono a compiere spostamenti preferenzialmente in compagnie di altre linee dello stesso tipo, formando aggregazioni più numerose note con il nome inglese di POD. Gli individui appartenenti ad uno stesso "pod" condividono uno stesso dialetto, e comunicano tra loro attraverso un numero di vocalizzazioni (o "chiamate") compreso tra 7 e 17. Pod differenti parlano dialetti diversi, e ciò rappresenta un aspetto fondamentale nella vita sociale e riproduttiva delle orche. E' proprio questa diversità linguistica, infatti, che permette alle orche di evitare gli accoppiamenti all'interno di uno stesso pod, fattore fondamentale per il buon perpetuarsi delle generazioni. Da sottolineare come la figura paterna non abbia alcun rilievo per i nuovi nati in tale società. Pod diversi si incontrano, socializzano, maschio e femmina si accoppiano, ma infine ognuno di essi torna alla propria "matriline".
Le orche, come tutti i cetacei, hanno bisogno di riemergere periodicamente dall'acqua per respirare
Le orche, come tutti i cetacei, hanno bisogno di riemergere periodicamente dall'acqua per respirare

L'ESPERANTO DELLE TRANSIENTI
Per le orche transienti non esistono differenze di dialetti tra gruppi diversi. E' come se, per qualche motivo, avessero tutte imparato la stessa lingua. La ragione della mancanza di identità linguistica dei gruppi va ricercata proprio nell'instabilità dei gruppi stessi, e nella grande mobilità di individui tra un gruppo e l'altro (per le transienti è addirittura scorretto parlare di POD).
GLI STUDI DI MICHAEL BIGG
L'organizzazione sociale delle orche è stata compresa e razionalizzata nel corso di studi tenuti proprio nell'acque di Johnstone Strait. Il pioniere della ricerca è stato Michael Bigg, un uomo straordinario oltre che scienziato di assoluto valore. Lui per primo ha adottato la tecnica della fotografia per il riconoscimento delle singole orche, notando che ognuna di esse presenta caratteristiche distintive sulla pinna dorsale e sulla "sella" grigia dietro di essa (forme differenti, piccole imperfezioni, cicatrici, ecc.).
La pinna dorsale e la sella per le orche sono come le impronte digitali per l'uomo
La pinna dorsale e la sella per le orche sono come le impronte digitali per l'uomo

Il lavoro di Michael Bigg ha ricoperto un'importanza fondamentale anche per la salvaguardia delle orche. Catalogando e contando metodicamente le orche della British Columbia, Mike ha dimostrato che il massiccio prelevamento di individui destinati alla cattività intercorso negli anni '60 e '70 avrebbe messo a rischio la sopravvivenza dell'intera popolazione di cetacei.
Le orche sono dotate di una buona vista anche fuori dall'acqua. Spesso spiano quello che avviene alla superficie, un atteggiamento che in inglese viene chiamato Spyhopping
Le orche sono dotate di una buona vista anche fuori dall'acqua. Spesso spiano quello che avviene alla superficie, un atteggiamento che in inglese viene chiamato Spyhopping

CONOSCERE LE ORCHE
Le orche sono animali giocosi e delicati, sia tra di loro che con le imbarcazioni e gli esseri umani. Vedere un'orca di 6-9 metri saltare completamente fuori dall'acqua (una vera e propria acrobazia che in inglese è chiamata "breaching") è uno spettacolo mozzafiato, tanto quanto il rumore provocato dalla ricaduta in acqua.
Si ritiene che il Breaching possa essere una forma di socializzazione o di gioco per le orche
Si ritiene che il Breaching possa essere una forma di socializzazione o di gioco per le orche

Il loro carattere mite e l'innata tendenza alla socializzazione sono qualità scritte nel DNA e nella cultura di questi incredibili animali. Le orche non solo non attaccano mai l'uomo, ma addirittura non sono mai aggressive tra di loro. In nessuna circostanza, nemmeno nel periodo degli accoppiamenti, le orche si battono o si feriscono per affermare una posizione di dominio le une sulle altre.
IN KAYAK CON LE ORCHE
Il nostro campo base è in una posizione davvero strategica, trovandosi esattamente di fronte alla Robson Bight "Michael Bigg" Echological Reserve, una riserva naturale di estrema importanza per le orche che popolano Johnstone Strait. Salvata da un destino di disboscamento a tappeto, Robson Bight è ora un'area interamente protetta. L'accesso è vietato sia alle imbarcazioni che ai subacquei, così come è proibito frequentarne le spiagge, le famose "Rubbing Beaches", dove le orche amano strofinarsi sulle pietre levigate dei fondali.
Il kayak di mare, la più piccola imbarcazione oceanica esistente, consente davvero incontri a pelo d'acqua con le orche.
Il kayak di mare, la più piccola imbarcazione oceanica esistente, consente davvero incontri a pelo d'acqua con le orche.

Una delle cose più stupefacenti per chi non ha mai incontrato le orche è la potenza del loro soffio (respiro) all'atto di riemergere dall'acqua. Durante la nostra prima notte a Johnstone Strait, il respiro delle orche di passaggio sotto al nostro promontorio è stato più che sufficiente a svegliarci. L'atto respiratorio dell'orca, come quello di tutti gli altri cetacei, è costituito da una sequenza rapidissima di espirazione ed inspirazione, talmente veloce che non è possibile distinguerne le due fasi semplicemente dal suono.
Due orche costeggiano la scogliera in prossimità del nostro campo base A Johnstone Strait.
Due orche costeggiano la scogliera in prossimità del nostro campo base A Johnstone Strait.

Trovarsi con il proprio kayak a pochi metri da un'orca è un'esperienza davvero emozionante, soprattutto perché un tale incontro ravvicinato può avvenire solo se è l'orca a volerlo. I canadesi sanno benissimo che non vi è alcun pericolo legato alla pratica del kayak nei mari frequentati dalle orche, e le regole da seguire al momento di un incontro sono perciò volte a minimizzare il disturbo arrecato alle orche, non all'uomo. Se da un lato il kayak ha il pregio di essere un'imbarcazione assolutamente silenziosa (in quanto priva di motore), questo può d'altro canto rendere più difficile la sua localizzazione da parte dei cetacei. Per questo motivo è una buona norma che i gruppi di "Kayakers" tendano ad avvicinarsi gli uni agli altri al momento del passaggio delle orche, che potranno così più facilmente individuarli come un unico, grande ostacolo sulla superficie.
Un maschio Residente in prossimità dei nostri Kayak.
Un maschio Residente in prossimità dei nostri Kayak.

Raccontando la nostra esperienza succede spesso che qualcuno ne sottolinei la pericolosità, a maggior ragione per il fatto di avere incontrato le orche a bordo di un'imbarcazione estremamente piccola e sileziosa. Ma forse non tutti sanno che nessun "kayakista" è stato mai ribaltato né tantomeno attaccato da un'orca, nemmeno involontariamente.
ECOLOCAZIONE
Sebbene siano dotate di un'invidiabile vista sia in acqua che fuori dall'acqua, le orche usano un metodo molto più efficiente per localizzare gli oggetti in superficie ed in profondità (prede, ostacoli, fondali). Si chiama ECOLOCAZIONE, e si basa sullo stesso principio fisico del sonar utilizzato nei sottomarini. Quando le orche cercano qualcosa o vogliono capire cosa ci sia intorno a loro, esse emettono una serie di suoni ravvicinati che vengono chiamati "click" (il nome non è casuale, sono proprio dei click). Tali suoni "rimbalzano" contro gli oggetti o gli animali incontrati sul loro percorso, ed il segnale di ritorno arriva all'orca attraverso la mascella inferiore. Da qui il segnale passa all'orecchio dell'animale, per giungere infine al cervello. La quantità di informazioni che un'orca può ottenere attraverso l'ecolocazione è così elevata da costituire una fantastica alternativa alla vista, che nell'ambiente marino è limitata da una serie di fattori quali la scarsa luminosità, la trasparenza dell'acqua e la distanza.
Un maschio adulto affiora alla superficie per respirare.
Un maschio adulto affiora alla superficie per respirare.

Il suono viaggia in acqua 4 volte più velocemente che nell'aria, e questi cetacei (come altri) sono in grado di ottenere informazioni dettagliatissime in tempo reale attraverso l'ecolocazione. La precisione di questa tecnica è tale da far sì che un'orca sia in grado di distinguere un salmone da un merluzzo delle stesse dimensioni. L'ecolocazione non è un'esclusiva delle orche, e ne è stato dimostrato l'uso anche da parte di altri odontoceti (cioé i cetacei con i denti, tra cui i delfini e i capodogli). Nello stesso modo in cui questi cetacei possono distinguere finemente tra le loro prede, essi sono in grado di "vedere" l'aria nei nostri polmoni, o di capire che una donna porta in grembo un bambino. Le storie di uomini in procinto di annegare, salvati provvidenzialmente da delfini e orche, o le testimonianze di una speciale delicatezza di questi cetacei nei confronti delle donne incinte, sono tutt'altro che leggende.
LO SAPEVI?
Le sapevi che le orche non litigano mai tra di loro? Lo sapevi che quando un'orca partorisce può contare sull'assistenza delle femmine del gruppo, e che se qualcosa andrà storto sarà una zia ad occuparsi del piccolo? Lo sapevi che il coinvolgimento emotivo delle femmine di un gruppo in cui sta per nascere un piccolo è tale che a volte anche loro iniziano a produrre latte? Lo sapevi che se un'orca è ferita e non può nuotare in maniera indipendente, gli altri membri del POD la aiuteranno a stare a galla per respirare? E lo sapevi che l'aiuto ai piccoli è garantito anche dai maschi adulti, anche se non esiste tra loro alcun grado di parentela?
Lo scenario di Johnstone Strait al tramonto.
Lo scenario di Johnstone Strait al tramonto.

NALINKA TI CHIEDE UN FAVORE
Le orche, come la maggior parte dei cetacei, hanno dovuto subire la violenza e la prevaricazione dell'uomo. Vi sono luoghi al mondo in cui purtroppo tutto questo non appartiene solo al passato. Ma non è sufficiente fermare gli arpioni dei balenieri e le reti illegali di alcuni pescatori per garantire un futuro ai cetacei. Occorre vincere l'indifferenza, che è il male di TUTTI i secoli. Se ti è piaciuto questo articolo, o in generale quello che Nalinka scrive nel suo sito, ti chiediamo un favore. Non è nulla di materiale, e nemmeno pubblicità. Ti chiediamo solo di ricordarti una cosa, e se ne hai l'occasione di trasmetterla a qualcun altro che ancora non lo sa:
"Alien" e "L'Orca Assassina" appartengono allo stesso genere di film: la Fantascienza.
Nalinka ti ringrazia.

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